QS/7
Dino Bernardini
Scampoli rossi


Quaderni di Slavia - 7
Scampoli rossi - di Dino Bernardini

Scampoli rossi (Ricordi di un comunista impenitente) raccoglie gli "Scampoli di memoria" che Dino Bernardini scrive da tempo per Slavia.

"Ho avuto il privilegio - racconta Dino Bernardini - di vivere a Mosca in un periodo esaltante della storia dell'URSS".

Il volume è una testimonianza diretta e protratta nel tempo, partecipe e disincantata, "da dentro", dell'Unione Sovietica e del Partito Comunista Italiano. Del Cremlino e delle Botteghe Oscure, di due mondi vicini e poi lontani.

Dall'introduzione di Franco Mimmi:
L'aderenza agli ideali del comunismo e la perfetta conoscenza della lingua russa tracciano la vita di Bernardini: studente di filologia in URSS, avviato a una carriera accademica (che abbandonerà per amore) a Roma, traduttore di classici russi e delle opere di Lenin, direttore di riviste culturali e politiche, interprete per delegazioni russe guidate dai vertici del Cremlino, interprete per delegazioni italiane guidate dai vertici delle Botteghe Oscure, interprete per la radio e per la televisione, e interprete persino - cinematografico, questa volta - di un agente del KGB in un film americano di fantapolitica, da Mosca a Roma, da Roma a Praga, da Praga di nuovo a Roma per assistere all'evoluzione berlingueriana verso l'eurocomunismo, per assistere alla scomparsa dell'Unione Sovietica, per assistere alla scomparsa del Partito comunista italiano.
Una traiettoria la cui fedeltà mantiene sempre il distacco che consente il giudizio.
Una vita semplice, a sentirla raccontata da lui, ma invece densa, complessa, impegnata, combattuta, e colma di affetto per quella famiglia che abitava in via delle Botteghe Oscure e di cui tutti - "o quasi", corregge Dino con l'ultimo dardo avvelenato - sentivano di essere parte. Oggi la casa è vuota, la famiglia è dispersa, gli ideali smarriti, l'identità perduta.
Restano, grazie a questa testimonianza, molta nostalgia e alcuni scampoli. Rossi.



Dino Bernardini, giornalista e traduttore, fondatore e direttore di Slavia, è stato vicedirettore e direttore responsabile di Rassegna Sovietica e di Nuova Rivista Internazionale.
Ha tradotto dal russo in italiano alcuni importanti libri. Ha vissuto a lungo a Mosca, dove si è lauraeato in Lingua e letteratura russa all'università Lomonosov.