Nikolaj I. Bercenkov (n. 1918)
Fiordalisi e lamponi (1983)


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La rivista Slavia è aperta ai contributi e alle ricerche di studiosi ed esperti italiani e stranieri.
Le opinioni espresse dai collaboratori non riflettono necessariamente il pensiero della direzione di Slavia.
La rivista accoglie volentieri traduzioni, memorie, resoconti e atti di convegni e dibattiti, recensioni, saggi, articoli e anche tesi di laurea rielaborate.
I testi inviati verranno esaminati dalla Redazione e i loro autori riceveranno una proposta editoriale per l'eventuale pubblicazione in Slavia o nella collana I Quaderni di Slavia, i cui volumi sono a carattere monografico o monotematico e non hanno periodicità fissa.
Un ulteriore strumento a disposizione dei collaboratori di Slavia è il sito internet www.slavia.it La pubblicazione sul sito è gratuita per gli abbonati. Chi desidera pubblicare i propri elaborati sul sito di Slavia è pregato di contattare la Redazione della rivista.
Avvertiamo i collaboratori che la rivista non riesce a pubblicare in un tempo ragionevolmente breve i numerosi testi che riceve. Nel caso qualcuno degli autori abbia una particolare urgenza di veder pubblicata la sua opera entro una certa data, è pregato di rivolgersi per posta elettronica alla Redazione.

Norme per gli autori e i traduttori
I contributi proposti a Slavia per la pubblicazione devono presentare spiccata attinenza al mondo delle culture slave.
I materiali non devono essere già stati pubblicati in altra sede, cartacea o on-line.
La rivista intende mantenere la tradizione di accogliere i lavori di giovani studiose e studiosi. Le tesi di laurea non possono tuttavia essere pubblicate integralmente: è necessario che l'autrice/autore realizzi un estratto contenente le parti più significative e originali, armonizzate in un contributo a sé stante.
Laddove il contenuto consista in una traduzione, deve essere chiaramente indicata (in fondo al lavoro) la fonte da cui il testo è tratto.

Le eventuali note, riunite in fondo al testo, devono essere redatte secondo le norme bibliografiche correnti: iniziale dell'autore, cognome, titolo dell'opera (in corsivo), città, editore, data. Alla fine di ogni nota deve essere inserito un punto. I cognomi degli autori non vanno presentati in maiuscolo:
Es.: A. M. Ripellino, Letteratura come itinerario nel meraviglioso, Torino, Einaudi, 1968, pp. 150-155.
In caso di articolo in volume collettaneo:
Es.: V. Strada, Puškin, la Russia, l’Europa, in: Puškin europeo, a cura di S. Graciotti, Venezia, Marsilio, 2001, pp. 7-19.
Le curatele, come nell’esempio precedente, vanno indicate subito dopo il titolo dell'opera ("a cura di").
Le citazioni inferiori alle tre righe possono essere inserite nel testo, tra virgolette.
Le citazioni superiori alle tre righe devono essere riportate "a bandiera", separate da uno spazio sopra e uno spazio sotto rispetto al resto del testo e rientrate ai margini.
I periodici vanno citati tra virgolette:
Es.: P. Cazzola, Ucraina 1916: la vita in campagna, in: «Slavia», 6 (1997), n. 1, pp. 185-187.
La traslitterazione scientifica dal russo deve essere accurata.
I termini stranieri non tradotti vanno indicati in corsivo.
Le diciture cfr., op. cit., ivi e ibidem non vanno in corsivo.
Le bibliografie accluse ai contributi non verranno pubblicate, a meno che non presentino un interesse particolare.
La redazione si riserva il diritto di eseguire, ove necessario, interventi di editing sul testo inviato, che deve comunque attenersi scrupolosamente alle norme indicate.

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